Space 7 è un altro quadro, un’altra configurazione d’arredo proposta dal brand Nidi, specialista nelle strategie salva-spazio che ottimizzino anche il minimo centimetro.
Il mood di Next Space 7 richiama lo studio di registrazione di una celebre star del rock, con i suoi mobili modulari dai materiali industriali e lo stile pulito ed essenziale, quasi elettrico.
Il luogo giusto per scrivere e per comporre, per ascoltare la musica e isolarsi dal mondo circostante, in una camera fatta apposta per creare.
Gli elementi compositivi di Space 7
Lo scrittoio Vanny sembra appena uscito dallo stampo industriale di un oggetto in poliuretano espanso: il look è ortogonale, ad angolo retto, grintoso.
Le tasche inferiori sono state progettate per riporre spartiti e blocchi di appunti, mentre le gambe e i piedi dello scrittoio continuano quello stile stilizzato e astratto.
Il top desk Vanny si abbina a meraviglia alle mensole squared coordinate, sempre nella finitura lava e cemento, e alla consolle lineare a terra che arreda la stanza.
Modulare e componibile, la barra si completa con un comodino high tech e innovativo, quadrato e con elemento multimediale jack con porta USB integrata: l’ideale per attaccare chitarra elettrica, ma anche altoparlanti e qualsiasi altro dispositivo elettronico.
Il settore dove riposare dopo le fatiche del comporre musica
Space 7 si completa con il letto matrimoniale Arial, rivestito dalla pratica imbottitura, e con l’armadio ad anta battente in cui riporre il guardaroba, sempre disponibile nel color grigio cementizio.
La stanza del perfetto musicista si può ulteriormente personalizzare con i box e gli stipiti squared in cui custodire vinili, cavi, metronomo e molto altro ancora.
Il letto Arial, nello specifico, è dotato di un pratico cassettone contenitore che permette di recuperare ancora più spazio a disposizione.
Si può personalizzare in vari tessuti e rifiniture: qui è disponibile nel colore grigio cemento che si sposa a meraviglia con il mood generale della composizione, ispirata ai miti del rock.
